ANALISI DELLA SITUAZIONE

LE NTD E NOI

PROGETTO GENERALE

ESPERIENZE E RISULTATI

LA LETTO-SCRITTURA

LA VIDEOSCRITTURA

SCUOLE CONSORZIATE

RISORSE E ATTREZZATURE 

LA LETTO-SCRITTURA

Da alcuni anni abbiamo iniziato a considerare l’apprendimento della letto-scrittura come un processo affettivo-cognitivo di autocostruzione personale, che gradualmente porta il bambino alla scoperta dei meccanismi che regolano il codice usato dal proprio gruppo di appartenenza. Abbiamo rilevato che la capacità di leggere e scrivere dipende e resta connessa ad altre senz’altro legate alla sfera affettiva e sociale, in quanto risponde principalmente all’esigenza di lasciare una traccia rilevabile e interpretabile da altri di sé, che si attua attraverso l’uso di simboli, ed è quindi resa possibile anche da pregresse esperienze quali: il gioco simbolico, l’apprendimento del linguaggio orale, la rappresentazione del reale attraverso immagini, l’espressione di sé e la comunicazione del proprio vissuto ad altri attraverso il disegno e le parole. Altri necessari prerequisiti sono: una buona organizzazione spazio-temporale e buone capacità percettive e logiche.

Come chiaramente è detto nel Progetto RETEMAR generale anche nell’apprendimento della letto-scrittura il bambino elabora ipotesi, che gradualmente abbandona e corregge quando mediante altre esperienze esse entrano in contraddizione con altri dati; egli compie, insomma, auto-correzioni e, potendo usufruire di un ambiente stimolante e di una buona mediazione adulta, attraverso una serie di tappe può avvicinarsi alla soluzione con la quale individuare le regole chiave della letto-scrittura. Ci sembra, quindi fondamentale, per favorire il cammino dei bambini verso il possesso della letto scrittura curare i seguenti elementi: la possibilità di usufruire di un ambiente stimolante, la mediazione di un buon modello adulto (sia come lettore, sia come scrittore), approcci piacevoli e frequenti con scritte ben evidenziabili sulle quali individuare caratteristiche e formulare ipotesi.

 

PERCORSO ATTUATO FINORA PER FAVORIRE IL CONTATTO CON I SEGNI SCRITTI

Il linguaggio orale

Per quanto riguarda il linguaggio orale esso viene considerato da noi insegnanti come un importante strumento di pensiero, come un oggetto di conoscenza e come un mezzo per esprimersi e comunicare. Una buona competenza linguistica facilita, inoltre, anche l'apprendimento della lettura e della scrittura. Nel corso dell’anno i bambini compiono le seguenti esperienze: dialoghi e conversazioni su episodi vissuti, su stati emotivi e sentimenti; registrazioni e riascolto di esse;descrizione di oggetti in base alle loro caratteristiche; lettura di immagini e loro interpretazione;individuazione di problemi e interazioni per risolverli; ascolto di produzioni verbali diverse; individuazione del significato centrale di storie; ricostruzione di storie in sequenze; giochi con le parole; costruzione di giornalini stampati; costruzione di libri;costruzione di cartelloni e loro rilettura.

I SEGNI SCRITTI

LABORATORIO DI LETTURA – PAROLE E FRASI SCRITTE.

IL LABORATORIO DI LETTURA: in una stanza accogliente, arredata da alcune librerie a giorno, accessibili ai bambini, da un largo tappeto e da morbidi cuscinoni, i bambini trascorrono il loro tempo in parte "leggendo" autonomamente i libri scelti da loro (con l’aiuto dell’insegnante, se richiesto), in parte ascoltando il racconto o la lettura dell’insegnante. Nel tempo e nello spazio del laboratorio la lettura è vissuta come momento piacevole e fine a se stesso.

PAROLE E FRASI SCRITTE: In ogni attività vengono trascritte, in loro presenza, le frasi che ci dettano i bambini, utilizzando lo stampato maiuscolo a colori vivaci. Spesso a conclusione delle attività si costruiscono, inoltre, testi contenenti parole e immagini dei bambini, che partecipano alle diverse fasi della realizzazione. Dallo scorso anno i testi sono stati realizzati soprattutto col computer. La costruzione dei testi, così fatta, avvicina affettivamente i bambini al libro, in quanto i libri contengono il loro vissuto e facilita da parte loro l’intuizione, fin dai primi anni, che un segno contiene un significato.

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